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Il primo contatto su Linkedin (o su qualsiasi social network) è un’azione davvero fondamentale che devi saper valutare e gestire in modo ottimale.
Linkedin è un ambiente professionale dove davvero ti puoi ‘giocare’ la carriera, non è un ‘Facebook professionale’ (come purtroppo molti pensano) e non è quindi da utilizzare con superficialità. Questo non significa che nella tua strategia per lo sviluppo della tua identità digitale è necessario concentrarsi solo sul proprio profilo Linkedin. Dovresti ormai sapere bene che chiunque vuole avere contatti professionali con te (collaboratori, datori di lavoro, potenziali clienti, agenzie di ricerca e selezione di personale…) ormai cerca in rete ogni elemento che possa restituire una percezione completa sulla tua identità digitale.

Diventa però fondamentale dare valore al momento in cui può scattare una possibile relazione professionale: come comportarsi quindi nel primo contatto su Linkedin per riuscire a coinvolgere il tuo ‘obiettivo’ e attivare un contatto che davvero possa essere utile al tuo lavoro?

Il primo contatto su Linkedin è l’ultima azione che devi applicare: prima lavora di strategia

1 Prepara le corazzate

Compila bene il tuo profilo (foto, esperienze, competenze, referenze…) senza lasciare nulla al caso. Ti ho già parlato di questo argomento anche nel mio libro: inutile concentrarti sul primo contatto su Linkedin e pensare di poter essere affascinante e attraente se prima non ti prepari nel modo giusto.

2 Prepara il terreno con azioni di social selling

Evita i contatti a freddo (ovvero il messaggio kamikaze inviato a sorpresa a chi non ti conosce e non ha mai sentito parlare di te nemmeno online) non funziona più da tempo! Attiva invece ogni azione strategica per accerchiare, attrarre e coinvolgere la persona con cui vuoi attivare il tuo primo contatto su Linkedin. Alcuni esempi? Visita il suo profilo, commenta i post e i contenuti che condivide così da iniziare una discussione, verifica le persone che interagiscono con lui/lei e applica le stesse regole, condividi i suoi contenuti. Attento però: l’artificiosità e il finto manierismo non pagano perché la sensazione che potresti dare è di falsità. Sii equilibrato e sempre in linea col tuo pensiero.

3 Butta l’esca

Lascia trascorrere il giusto tempo: le azioni di social selling (che come vedi non è sinonimo di ‘vendita sui social’) richiedono tempo, come il corteggiamento. Lascia che il tuo obiettivo cominci a riconoscere la tua presenza. Attendi il momento giusto, magari dopo un confronto o una discussione su un post pubblico e a quel punto (e solo a quel punto) contatta la persona con un messaggio sintetico e personalizzato. Basta anche un ‘…nonostante le nostre discussioni, mi accorgo che non siamo ancora linkati, ma mi farebbe piacere poterti avere nella mia rete di contatti. Grazie e buona giornata’. Evita anche in questo caso troppi complimenti o frasi inutilmente mielose: Linkedin non è Tinder 😉

4 Non fare l’elefante!

Ok i post personalizzati nel primo contatto su Linkedin (guai a inviare richieste anonime!), ma evita lo spam con link a siti o contenuti o, peggio, a prodotti e servizi che proponi. Vai per gradi, vi state conoscendo: ricorda che prima dei tuoi prodotti o servizi, vieni tu; prima di vendermi qualcosa conquista la mia fiducia!

5 Prima dai, poi ricevi

Altro grande errore che vedo anche in chi mi invia messaggi per il primo contatto su Linkedin è quello di inserire subito nel testo la richiesta di un consiglio che, purtroppo, spesso diventa una vera richiesta di consulenza. Non pensare di prendere ‘due piccioni con una fava’: è molto meglio chiedere un’onesta quotazione per un ‘rapido consulto’. Fidati, riceverai sicuramente più attenzione perché dimostrerai rispetto per la professionalità della persona che stai contattando.

Infine, tieni sempre ben presente che connessione NON è sinonimo di relazione, non tutto ti è dovuto o e così scontato.
Impara ad abitare i social network vivendoli come quello che sono: un luogo relazionale, in cui non esistono semplici account o potenziali clienti, ma persone che prima di sentirsi standardizzate o utilizzate perché ‘in target’ con qualche azienda, vogliono sentirsi coinvolte perché hanno un valore unico, come quello che hai tu.
Anche questa è #SocialEducation 😉

Ph cover by Shutterstock  #collaborazione

Tutto questo e molto altro lo trovi nel mio libro

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