Non usate quella* font! 10 regole per una corretta impaginazione
Nell’era dei CMS, dei programmi che supportano graficamente tutti i nostri documenti, servono davvero delle regole per una corretta impaginazione?
Il mondo 2.0 permette la content curation cioè la cura dei propri contenuti. Non solo quindi possiamo esprimere liberamente i nostri concetti attraverso piattaforme come il blog che stai leggendo, ma anche attraverso l’estetica che questi contenuti hanno.
Leggo spesso altri blog o siti, per questo motivo trovo che sia necessario mettere ‘i puntini sulle i’ su un tema che può sembrare inizialmente banale: è corretto definire regole per una corretta impaginazione?
Non mi rivolgo a coloro che utilizzano software grafici a livello professionale, ma a coloro che utilizzano applicazioni CMS (Content Management System) come ad esempio WordPress (con cui è fatto questo blog) o software per aggiornare di elaborazione testi come Word utili per impostare lettere commerciali, inviti o avvisi aziendali.
In entrambi i casi, la scelta della font* e della relativa formattazione (definizione del tipo di carattere, lo stile, il colore, la grandezza ecc.) dovrebbe essere uno step obbligatorio. È però evidente, visto quello che spesso mi ritrovo a visualizzare, che molti non considerano questo passaggio così fondamentale: quale errore!
10 regole per una corretta impaginazione e una font da abolire: il comic sans!
Sarà capitato anche a te di finire su siti, o di avere tra le mani brochure, inviti improbabili o di difficile lettura o, peggio ancora, contratti o mail di studi professionali completamente redatti con font come l’improponibile comic sans.
Realizzare una comunicazione con ottimi contenuti, ma senza preoccuparsi dell’aspetto estetico ne impoverisce l’efficacia e, inutile dirlo, è assolutamente controproducente. Ecco allora che mi permetto di suggerire 10 semplici regole per per una corretta impaginazione.
1) Esiste la giusta font per ogni situazione
Giudica tu stesso guardando l’immagine che ti propongo: quale font utilizzeresti per l’invito ad una festa per bambini? Quale per una cena formale? Utilizzare la font corretta per ogni evento o situazione non significa uniformarsi o essere meno originali, ma essere a conoscenza di alcune regole fondamentali grafiche. L’originalità si può esprimere nei colori (con moderazione), nel formato e nel tipo di carta scelto o, nel caso di inviti ad eventi, dal modo in cui una comunicazione sarà recapitata. Non creare documenti professionali con font come se foste Topolino, non saresti originale, ma solo fuori tema. Inoltre, che credibilità potresti conquistare?
2) Impara a creare uno stile personalizzato: aiuterà a farti ricordare
Avere a disposizione 100 font non significa necessariamente doverle utilizzare tutte contemporanemante. Pensa alla finalità della tua comunicazione: a chi ti stai rivolgendo? Scegli a quel punto una font mantenendola come unico riferimento. Questa scelta univoca, oltre che a rendere il testo più ordinato, aiuterà ad associare inconsciamente quello stile alle vostre comunicazioni che diventeranno così un format riconoscibile nel tempo. Nel caso di aziende, inoltre, la font è spesso associata ad un marchio creando così quella che professionalmente è definita immagine coordinata.
3) Vuoi evidenziare un concetto? Prendi una decisione chiara: bold? Corsivo? Sottolineato? Maiuscolo? Maiuscoletto?
Esistono studi che confermano quanto poco tempo abbiamo per attirare l’attenzione dell’utente/lettore sul nostro documento (e soprattutto nei passaggi che vogliamo noi): l’occhio automaticamente scorre il testo e in 5 secondi vuole percepire i punti salienti per poi decidere se e cosa leggere. Per evidenziare correttamente queste parti, utilizza alcune funzioni di formattazione che permettono ad una font di cambiare aspetto ad esempio in MAIUSCOLO, Bold, Corsivo, o inserendo una linea che sottolinea una parola.
Quando decidi di usare una di queste funzioni, dovi immaginare di inviare questo messaggio a chi ti legge: “voglio che questa parola/frase sia più evidente al tuo occhio”. È molto importante quindi definire quale funzione utilizzerai per dare ordine al documento: come potrebbe altrimenti il tuo lettore capire se per te è più importante un bold, un corsivo o una frase che li racchiude addirittura entrambi? Io trovo che tra il primo e il secondo esempio proposto ci sia una bella differenza.
4) Una corretta impaginazione impone di schierarsi: destra? Sinistra? Centro?
L’allineamento del testo è un altro punto veramente importante. Spesso leggo e ricevo documenti che sembrano usciti da una tormenta: un po’ a sinistra, un po’ a destra con alcuni paragrafi giustificati al centro. Prendi una decisione considerando bene il tipo di documento (Lettera? Post? Invito?) e definisci l’allineamento mantenetelo fino alla fine. Anche questo piccolo accorgimento faciliterà la lettura.
5) Occhio ai colori e agli sfondi: gli effetti psichedelici lasciali in discoteca
Se per qualsiasi necessità vuoi usare i colori per le font o per creare sfondi, tieni ben presente che:
- la lettura migliore si ha con scritte scure su fondo bianco (il Top è l’utilizzo di nero su bianco e non viceversa);
- colori chiari come il giallo su fondo bianco non sono per nulla leggibili;
- idem per colori scuri su fondo scuro o per colori tono su tono (ad esempio fucsia su rosso…);
- sono inoltre di difficile lettura anche lunghi testi bianchi, gialli o comunque chiari su fondi neri o scuri perché affaticano inutilmente l’occhio;
- pondera bene l’utilizzo dei colori: l’inserimento di un colore può diventare un altro elemento distintivo del tuo stile, se ne inserisci 10 sembrerà carnevale!
- se rappresenti un’azienda, fai molta attenzione perché la scelta del colore potrebbe diventare il tuo colore istituzionale: non fare mai il grave errore di basarti solo sulle tonalità che visualizzi sul tuo schermo. Rivolgetevi ad un professionista che ti saprà spiegare meglio e ti aprirà la mente sul mondo dei riferimenti cromatici univoci come RGB o Pantone.
6) Facilita la vita di chi legge (e che magari è un po’ cecato!)
Scegliere una grandezza font molto piccola è pericoloso: il lettore farà fatica e diventerà fastidioso leggere il tuo testo, anche online. Per un testo tipo documento, il riferimento standard è una font di 11 punti o 12 punti su un’interlinea di due punti più grande (esempio: 11 font / 13 interlinea). Questo piccola regola renderà il documento più arioso, leggero e facile da leggere senza infastidire.
7) Nella vita (e nella lettura) ci vuole ritmo: crealo
Non comprimre tutto in poco spazio, è inutile e controproducente. Dai respiro al tuo testo, aumenta la sensazione di ariosità, usa la spaziatura, aumenta l’interlinea, dividi il documento in paragrafi e definisci dei piccoli titoli. Inserisci inoltre piccoli trucchi come i rientri, gli ‘a capo’, i punti per definire gli elenchi: questi elementi aiuteranno l’occhio a fermarsi in modo ritmico in quel determinato punto e soprattutto dove vuoi tu.
8) Inserisci riferimenti numerali o temporali
Nel caso in cui il tuo documento debba essere stampato e sarà composto da più pagine, utilizza tutto ciò che può rendere semplice e facile la consultazione nel tempo:
- inserisci il numero delle pagine e se possibile indica anche il numero totale delle pagine del documento (es: 1/3, vorrà dire pagina n°1 di un documento composto da 3 pagine)
- inserisci la data
- inserisci il titolo del documento nell’intestazione e, volendo, anche i riferimenti dell’autore (pensate ad esempio ad un curriculum di più pagine: sarà utile per il recruiter ricordare il nome e la funzione del candidato)
Nel caso di post e blog: inserisci almeno la data di pubblicazione.
9) Ancora convinto che la scelta della font e le regole per una corretta impaginazione siano passaggi poco importanti?
Facciamo un piccolo e veloce gioco. Qui di seguito ti riporto alcune promo di un supermercato, qual è?
Indovinato? Io credo di sì? E cosa secondo te ti ha permesso di riconoscere che si tratta proprio di quel supermercato se non ho inserito il marchio di riferimento ma solo del testo, i colori e lo stile?
10) Per evitare di farti prendere dalla sindrome incontrollata di topolino: ELIMINA DA OGNI TUO DEVICES LA FONT COMIC SANS
Non è professionale, non è originale, è poco leggibile, è irritante (e non è un gusto personale). Nessun commento ulteriore. fidati, ti prego!
Per una corretta impaginazione ci vogliono poche regole e un po’ di stile
Le regole per una corretta impaginazione sono poche e facili da seguire: rendi i tuoi documenti unici e soprattutto utili e leggibili. Non farti prendere dalla disponibilità di font, colori o elaborazioni strane (stile word art per intenderci). Semplice è bello e soprattutto chiaro.
*Precisazione doverosa: la traduzione corretta di font per alcuni sarebbe al maschile’ Dico ‘sarebbe’ perché esistono post e dibattiti su questo argomento. Io personalmente continuo a indicare ‘la font’ come femminile perché parola riferita all’antica “polizza” di caratteri, cioè – fisicamente – la valigetta che conteneva la serie completa di caratteri mobili da usare con il torchio da stampa. Liberissimo quindi di considerare la parola al maschile o, come me, al femminile 😉
1 Ottobre, 2012
Vero, i dettagli fanno molto. Quando navigo e vedo dei testi lunghissimi, tutti appiccicati, con font assurdi, magari con sfondo bordeaux e testo bianco!!! mi rifiuto proprio di leggerli. E magari meritano anche…
2 Ottobre, 2012
Ciao Sara, ecco è proprio questo che intendevo: contenuti stupendi e illeggibili…un vero controsenso. Grazie per il tuo commento e buona serata!
1 Ottobre, 2012
Solo una piccola aggiunta: la "è" accentata, in italiano, è sempre grave, con delle eccezioni: "perché", "Affinché", "acciocché"
Mi riferisco alla frase
"…sia più evidente al tuo occhio”. É molto importante quindi…"
2 Ottobre, 2012
Wow! Grazie per questo commento, che rivela inequivocabilmente molta attenzione nella lettura di questo post! …e grazie per la correzione…potrebbe essere un'ottima idea per un prossimo post: "errori frequenti che passano ….quasi…inosservati" 😉 Correggo subitissimo!!! Buona serata!
1 Ottobre, 2012
Proprio vero che alcune regole che sembrerebbero scontate spesso non lo sono. Grazie per averle ribadite…. Ma quella del comic proprio non ci voleva! In effetti é uno dei miei font preferiti (io uso il maschile..) Che si deve fare? Mi fiderò!!!
2 Ottobre, 2012
eh eh Barbara. Prima di tutto grazie per essere passata di qui, aver letto questo post e aver lasciato questo commento. La questione Comic, lo ammetto, dipende anche dai gusti personali. Il problema è che molto spesso essendo una font arrotondata, morbida, "simpatica" viene utilizzata in modo "indiscriminato" per ogni tipo di contenuto e documento. Ben venga quindi un invito ad una festa in Comic (devi proprio?!? 😉 ih ih… ma siti e contenuti più Istituzionali proprio no… A presto!
2 Ottobre, 2012
Il font e la formattazione sono sicuramente elementi fondamentali ma ancora più importante è la conoscenza della grammatica… "qual è" si scrive senza apostrofo!!
2 Ottobre, 2012
Grazie Anna, per l'energica correzione… provvedo subito… hai proprio ragione!! (Mannaggia al correttore ortografico che nn mi ha segnalato la svista!). Buona giornata
2 Ottobre, 2012
Certo che non te ne perdonano una!!!
2 Ottobre, 2012
ih ih… vero… pubblico pignolosetto! ;-)) ma meglio così Barbara, anzi…deve essere così! Meglio sapere di avere lettori attenti… significa che comunque c'è interesse. Buona giornata a tutte!
2 Ottobre, 2012
Pensa, Rosa, che l'atto notarile che sancisce l'acquisto della mia casetta è stato scritto in… Comic Sans. Quando l'ho visto mi è venuto da ridere. Poi da piangere, appena il notaio m'ha detto quanto si sarebbe preso per l'atto. LOL 🙂
2 Ottobre, 2012
aiuto! L'atto notarile no… vedi? è peggio di un virus!!!
3 Ottobre, 2012
Anche io sn d'accordo con l'abolizione del font comic sans. E' vero , lo stlie dei font fa tanto quando scrivi qualcosa!!
4 Ottobre, 2012
Grazie per il tuo commento! (… bellissimo il nome "Sarainrock" 😉
4 Ottobre, 2012
Grazie!!ah volevo scrivere stile, ma la tastiera mi frega spesso!!!Anche a me piace il tuo nome, in fondo il futuro è semplice se sai come affrontarlo!!! Ci leggiamo presto!! ♫:)♪
5 Ottobre, 2012
😉 ottimo… è proprio questo il messaggio che voglio trasferire… a presto allora! E grazie ancora!
8 Ottobre, 2012
:))))) tu si che mi hai capito!!! a presto!!!! Un abbraccio!!!
8 Ottobre, 2012
:))))) tu si che mi hai capito!!! a presto!!!! Un abbraccio!!!♥♫
8 Ottobre, 2012
Grazie mille Sara! Non sai quanta energia mi trasferisce questo tuo entusiasmo! 😉
8 Ottobre, 2012
E' reciproco!!!♥Un altro abbraccio!!!
10 Ottobre, 2012
ciao. Immagino che nessuno di voi sia vignettista! beh… io ho realizzato decine e decine di vignette usando il font COMIC http://www.beppegrillo.it/2006/04/il_tramonto_deg…
11 Ottobre, 2012
ciao Vilfred! Grazie, è un onore per me ricevere un tuo commento! Ho subito guardato il tuo link, complimenti! No, è vero, io non sono una vignettista, e personalmente considero assolutamente coerente la scelta del Comic per le tue creazioni: vignetta = simpatia = ironia… Poco testo, poche righe che spesso devono dare l'impressione di essere scritte anche a mano libera. Credo infatti che il (o la) font incriminata si presti assolutamente per questo tipo di realizzazioni. Questo tuo commento si possa sposare perfettamente quindi con il punto 1 della mia analisi: "esiste la giusta font per ogni situazione". Discorso differente è quando è utilizzata per documenti ufficiali o contratti…
Cosa ne pensi?
Grazie per il tuo interesse e buona serata!
Rosa
15 Ottobre, 2012
Grazie Rosa! Insomma, non è ancora tempo di dimenticarsi regole essenziali da racchiudere nella Charte Graphique della propria organizzazione. Bisogna ammettere però che è molto faticoso, sopratutto all'inizio, ottenere dai propri collaboratori, colleghi, il rispetto per le regole in questione. Il che si traduce spesso in "Piccolo trattato di pignoleria moderna" cosi come lo vivono gli altri, invece chi, come me, lo vive come un impegno dovuto per esprimere chiarezza del pensiero, trova una rassicurante armonia nel messaggio finalmente rispettoso del font, dei colori e delle proporzioni.
Ciao!
15 Ottobre, 2012
Grazie Olivier, deduco da ciò che scrivi che lavori in un'azienda… hai perfettamente capito ciò che volevo comunicare. Concordo con te: il rischio di scrivere post come questi, per la serie "…10 regole per..:" è quello di passare per "pignolosetten" al limite dell'altezzoso ("chi è costei per proporre 10 regole da seguire?!").
La questione invece si pone su bel altro livello: la passione e il rispetto di ciò che è il nostro lavoro ci impone impegno, come giustamente scrivi tu, e chiarezza perchè tramite la forma arriva il vero contenuto… quel contenuto che tu hai chiamato in modo ineccepibile "rassicurante armonia del messaggio".
Definizione che da oggi, se me lo permetti, farò mia perchè la trovo splendida e in assoluta sintonia col concetto di #futurosemplice.
Grazie ancora, sapere di avere lettori come te è… rassicurante! 😉
p.s. stiamo scrivendo con altri Blogger un post simile, ma dedicato ai colori… sarò felice di ricevere un tuo commento anche in quel caso 🙂
16 Ottobre, 2012
Bel post, con un argomento sempre attuale!
16 Ottobre, 2012
Grazie Federico, felice che tu l'abbia trovato utile.
Alla prossima!
Rosa
22 Ottobre, 2012
La mia ragione di vita, o meglio dire l'anti comic per eccellenza.
23 Ottobre, 2012
ah ah… stupendo… Grazie!
2 Ottobre, 2013
Questa lezione dovrebbe essere la numero 1 di chi entra alle Scuole Medie e … di chi esce dalle Superiori … (non oso menzionare i laureati, dando per scontato che per pubblicare la loro tesi, si siano fatti magari una piccola ricerca su cosa significano i termini: font, stile, corpo, interlinea, crenatura, maiuscoletto, margini, testatina, titolo, note, prefazione, post-fazione, indice, sommario, colophon) … per tutti gli altri c'è Master Chef …
10 Dicembre, 2013
Caro Daniele, il tuo commento mi era scivolato… ti chiedo scusa… ehhh sì… magari! Chissà… magari anche con questo piccolo post possiamo essere utili?