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Ci sono canzoni che sembrano fatte per finire dritte dritte dentro il cuore: ‘mi fido di te, cosa sei disposto a perdere?’
Quando ascolto questo brano di Jovanotti mi parte il cervello e il cuore: è più forte di me. La ascoltavo anche durante il cammino e l’ho pensata in quel momento davanti all’Oceano a Muxia.
Oggi immagino di camminare ancora su quei percorsi e i pensieri che mi rimbalzavano in testa diventano le parole di questo post.

Fidarsi non è guadagnare: l’ho imparato sulla mia pelle

Quando ti fidi di qualcuno, di qualcosa, di un progetto, del tuo istinto, del futuro, tu a cosa pensi?
Io fino a poco tempo fa credevo, sbagliandomi, che fidarsi, avere Fede, fiducia significasse investire qualcosa di sé per guadagnare.
Cosa, chi e come non so. Ma il significato era questo. Il concetto di fiducia sulla quale anche io spesso teorizzo o ‘filosofeggio’ è quella cosa che si guadagna ma che, purtroppo, si perde in un nanosecondo, eppure è un grande valore.

‘Scherzi? Cioè, io investo su di te, ti do tutto, rischio per te e insieme a te in questo progetto, in questo lavoro… rischio la mia vita e il mio futuro… e quindi tu, tu cosa mi dai?’

Ecco allora che ritorna come una mitraglia questa frase che suona così strana, un po’ distorta dai nostri preconcetti, dalle mie idee che ho sempre cercato di difendere e che mi ero inutilmente costruita. Non ‘tu cosa ci guadagni’ ma, tu, tu… sì proprio tu che leggi ora… cosa sei disposto a perdere per voler dare fiducia a qualcuno a qualcosa?

A volte mi sento una costruzione impossibile: ma cosa sono disposta a perdere?

Mi fido di te cosa sei disposto a perdere

…E allora ci pensi e ti senti un po’ come un quadro di Escher una specie di costruzione impossibile dove ti sembra di aver preso la scala giusta ma, ti ritrovi punto a capo.
Prendi un’altra scala e invece sei punto a capo.
Ti giri cambi direzione per l’ennesima volta e invece sei ancora punto e a capo.

Cosa sono disposta a perdere? Un equilibrio che credevo di avere costruito? È un paradosso quindi? Non credo.
Ribaltare la visione della propria vita a 40 anni non è facile ma, è assolutamente possibile.
Nelle situazioni ti ci ritrovi e spesso non le cerchi.

Allora  riparti e riprendi la scala e ti ri-fidi. Sì ti fidi nuovamente e ancora. E la cosa inizia a piacerti proprio perché intuisci che ciò che hai fatto fino ad oggi non era l’aver avuto fiducia ma essere stata prudente che è ben altro! (Prudenza… brr…mai pensato che assomiglia alla parola prudere?). E allora pensi che sia vero che…

…forse fa male eppure mi va 
di stare collegato 
di vivere di un fiato 
di stendermi sopra al burrone 
di guardare giù 
la vertigine non è 
paura di cadere 
ma voglia di volare. 

La fiducia ‘non è paura di cadere, ma voglia di volare!’

Quindi avere fiducia in qualcuno, in qualcosa, nel tuo lavoro, nel tuo collega (in te stesso!), nonostante l’immenso rischio, prende un nuovo significato ricco di libertà e fantasia se pensato in questo modo perché è voglia di volare!
L’istinto, la voglia di viversi di confrontarsi, di conoscere, l’essere veramente ‘affamati’ di ciò che è l’altro, di quello che è e non solo di ciò che fa… e non perché l’ha detto Steve Jobs in un video. Credo che sia anche questo uno dei motivi che mi ha spinto a intraprendere il mio cammino per Santiago.

Io ‘caro collega, amico, compagno, marito, moglie…’ mi fido di te, ed è proprio per questo che sono disposto a perdere… TUTTO.
Non credi sia questa una vera rivoluzione? E questo è grandioso perché ti sto dando tutto, tutto quello che posso darti perché è il meglio di me, qui e ora. Questo allora avrà veramente valore e ribalterà le regole: questo vorrà dire mettere sé stessi nelle mani dell’altro.
Certo, non è semplice e il rischio è veramente alto, te lo dice una che in cambio di fiducia data, più volte ha perso tutto… ma, se penso a quanto avrei perso, se penso alle occasioni nate dopo i periodi più difficili… che gioia e che vita! Non tornerei mai sui miei passi, rifarei tutto nonostante la sofferenza, anzi grazie anche a lei.

Allora, avanti: io mi fido di te e, ancora una volta per te, sarò disposta a perdere tutto.

Post Dedicato col cuore a chi sa e vuole starmi vicino, dentro e fuori il lavoro, dentro e fuori la Rete, nonostante il mio essere assolutamente, irrimediabilmente, incostantemente, difficilmente, semplicemente… Rosa

 

p.s. 1: Nella foto cover, io a Muxìa al termine del cammino di Santiago.
p.s. 2: riascolta ‘Mi fido di te’ in questa bellissima versione live… aumenta l’intensità delle parole!

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