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È stato recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna il celebre film dal titolo ‘Il Grande Dittatore’, pellicola del 1940 diretto e interpretato da un magistrale Charlie Chaplin. Un film che credo, e spero, tutti abbiamo visto. Un capolavoro per alcuni tratti profetico che riesce a farti ridere, riflettere e infine commuovere specialmente durante il famoso discorso all’umanità.
‘Il Grande Dittatore’, 70 anni e passa or sono, faceva appello alla coscienza umana per evitare rischi verso i quali, lo stesso Chaplin, vedeva diretto inesorabilmente il mondo. Rileggendolo oggi noteremmo delle differenze? ‘La gente’, oggi, nonostante siano passati 76 anni, nonostante la storia dovrebbe insegnare, compie o no ancora gli stessi errori?

‘Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza’

Rileggi le parole o riascoltati tutto il discorso all’umanità, io l’ho rifatto spesso in questi giorni.
A volte capita che, proprio davanti a fiumi di valori insindacabili come quelli elencati, la reazione di alcuni sia lo sconforto: non ci si sente in grado di poter fare la differenza in un mondo che oggi sembra ormai viaggiare a grande velocità su una strada che pare sempre più sbagliata, difficile. Quindi che fare?

L’atteggiamento fa la differenza, tu sei la differenza

Fammi una promessa: leggi tutto il discorso e arriva fino in fondo senza cadere nell’errore! Smettila di parlare della ‘gente’ o ‘del mondo’ come se fossero entità distanti da te perché ‘nella gente’ e ‘nel mondo’ ci sei anche tu, ci sono anche io e, sinceramente, non mi piace nessun tipo di generalizzazione (anche perchè di ‘gente’ onesta, di valore, che quotidianamente si muove per lasciare una scia di luce nel mondo, ne conosco parecchia, ma ovviamente non fa notizia o rumore).

Cerchiamo quindi di darci una mossa e di cambiare ritmo: le piccole cose che ognuno di noi può fare ogni giorno fanno la differenza a partire dall’atteggiamento. Prova anche tu a scegliere una frase e a pensare come potresti lavorare per favorire quel valore. Tra le tante frasi, io ho scelto questa sulla gentilezza.

‘Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza.
Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto.’

  • È necessario affrontare grandi imprese per essere più gentili? No.
  • Servono investimenti economici che magari non possiamo permetterci? No.
  • Servono ‘altre persone’ quindi siamo costretti a dipendere da altri per allenarci ad essere più gentili? No.

Ecco, allora vedi che dipende tutto da te? Oggi parti da qui. Oggi sii gentile, prova ad esserlo, torna ad esserlo: non importa se troverai chi non lo è ancora con te, tu avrai innescato un cambiamento perché Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore’ e più forte dell’odio è l’amore.
Non credi? Io ne sono certa, così come sono certa che le reazioni che riceverai saranno sorprendenti e se vorrai me le racconterai.

Discorso all’umanità – Charlie Chaplin ne ‘Il Grande Dittatore’ – 1940

“Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno.
Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi.

Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.

In questo mondo c’è posto per tutti.
La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato.
L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette.

Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi.

La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l’avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto.

L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti; la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.

A coloro che mi odono, io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un’anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini!

Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà!

Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto: “Il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo”.  Non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura.

Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse, e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!

Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano: comincia a splendere il Sole. Prima o poi usciremo dall’oscurità, verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità.
Guarda in alto, Hannah! L’animo umano troverà le sue ali, e finalmente comincerà a volare, a volare sull’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro.
Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù.”

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