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Ieri sera ho fatto una diretta live con la mia amica e Psicologa Sonia Monticelli, un’ora dal mio profilo Instagram per fare 4 chiacchiere su Social Education e Psicologia e, così come ci è stato chiesto ‘fare la nostra parte’.

E cosa posso fare io che lavoro come libera professionista del mondo digital? Mettere in circolo il più possibile la condivisione di valore, quella in cui credo e che da sempre sostengo nel mio piccolo col mio stare in rete.

‘Per ogni crisi c’è sempre una grande opportunità’ o, così come direi con le mie parole, mai come oggi ‘il futuro è semplice, è la gente che è troppo complicata’.  Il futuro semplice sembra forse una chimera, la quarantena, in Italia… tutti ripetono che sembra di essere in un film, ma è realtà.
Un presente tanto complicato quindi, ma che certamente ci sta insegnando comunque qualcosa.
Nella mia vita, così come tutti, mi sono rialzata più volte e con soluzioni o intraprendendo strade che mai prima di allora mi ero mai immaginata di poter percorrere.

Non so cosa succederà da qui a un mese: la certezza? Che un giorno prima o poi finirà. Ed è proprio questo che nella live di ieri sera ci siamo dette io e Sonia:

…ma ti immagini il giorno che potremo di nuovo uscire? Il giorno in cui torneremo ad abbracciarci?

Banale, forse, ma è così: il valore di qualcosa lo senti quando ti viene tolto.
Lavoro grazie al digital e nel mondo digital, ma da sempre sostengo che nulla può sostituire un abbraccio, uno sguardo diretto e non filtrato da uno schermo. Grazie alle piattaforme digitali continuo ad insegnare, ma credetemi se vi dico che non è lo stesso! Avere di fronte a te i ragazzi è differente.

Mi manca l’appuntamento dal cliente, la stretta di mano energica e decisa, lo sguardo d’intesa quando ti conferma un progetto o gli sguardi attenti di una platea di adulti che stanno ascoltando i miei rimproveri su quanto stiano usando male i social!

…allora davvero, ti immagini quel giorno? Il giorno che torneremo ad abbracciarci, a uscire, ad andare in palestra, a fare sport, ad andare a scuola! Te lo immagini? Io sì perché sono convinta che se c’è una cosa che stiamo tutti imparando, è la necessità dell’essenziale, della normalità e l’inutilità del superfluo. Se qualcosa, credo, stiamo imparando è il tornare a cercarci, il desiderio di relazionarti, la voglia del ‘normale’ che abbiamo capito non è ‘banale’.

Ti immagini quel giorno? Il giorno in cui torneremo ad abbracciarci?

Oggi è solo l’11 marzo, l’attesa, si dice, aumenti il desiderio, ma da quando ieri sera ci è uscita questa riflessione non penso ad altro… ce la faremo, magari non tra un mese, magari nel futuro che ho sempre sognato come ‘semplice’, ma torneremo ad abbracciarci, lo so, e sarà una grande e strepitosa festa perché sì: il futuro, allora, sarà semplice!

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